domenica 12 gennaio 2014

Menate da inizio anno e da fine vita

Voi fate i bilanci di fine anno, io quelli di inizio anno, che sono passati solo dieci giorni e sono comunque dieci giorni di merda. Voi scrivete i buoni propositi, io direttamente quelli cattivi, che tanto non mi muovo per prendere il telefono sulla scrivania, figuriamoci per cambiare qualcosa della mia vita. Ma soprattutto, voi avete una vita, io guardo i telefilm. Voi l'affrontate pure la vita, io mi giro e scappo veloce, che se mi prende, come mi giustifico? "Siamo troppo diversi, tra di noi non può funzionare. E infatti non funziona." Non sono brava a inventare scuse, non sono brava a mentire, soffro d'ansia in fondo, potrei svenire. E quindi che fare? Continuare a scappare finchè l'intercity non fa ritardo e allora è un attimo, bam, ti ha raggiunto. La vita ti ha raggiunto, non puoi più scappare. Puoi buttarti sul binario della resa, ma ne vale la pena? No, non ne vale la pena. Perchè tu le palle ce le hai, devi solo ricordarti tutte le volte in cui le hai cacciate, e non rimuginare su quelle in cui ti sei nascosta sperando di non esistere più, pur di non essere trovata. E quindi il mio bilancio di inizio anno è in realtà un bilancio di vita, che purtroppo se ci penso, ho dato una corposa mano alla sfiga (che c'è, quella c'è e non se ne va, stronza!) ad affossarmi da sola. Insomma il primo passo è ammettere il problema, e io ammetto di essere un' insicura, masochista, codarda, terrorizzata, arrendevole, incazzata, ansiosa, sfigata, deficiente persona. Ora è tutto in discesa, no? Bene, le mie consuete riflessioni notturne portano di solito a grandi rivelazioni, che, in effetti, raramente ricordo la mattina dopo, o che si manifestano poi in sogni ambigui. Nell'ultimo ho sognato di essere incinta, e ho deciso di interpretare la cosa alla Socrate maniera. Quini sono qui a partorire i miei teneri e piagnucolanti pensieri appena nati. Sono giorni che leggo " speriamo che quest'anno sia migliore, due punti-parentesi" come se non dipendesse da nessuno se non dal buon cuore dell'anno corrente, di scegliere di comportarsi da bravo anno. Ma gli anni non decidono se essere fantastici, gli anni non scelgono di migliorare perchè quello prima ha fatto schifo, non si mettono a dieta, non vanno a correre, non passano gli esami. Quello lo facciamo noi ( sfiga a parte, come sempre), se siete persone come me, che non alzano il culo perchè è troppo faticoso ed è meglio rimanere in uno stato di nulla esistenziale, perchè cambiare costa fatica e soprattutto coraggio, sapete già che anche quest'anno sarà un anno di merda,  e le vostre inutili speranze, il 31 dicembre saranno infrante ( di nuovo) e voi (di nuovo) sarete incazzati con non si sa bene cosa. E mi viene i mente la frase dei Ministri " tutte le cose che voglio cambiare, se non mi muovo lo fanno da sole" e poi ce la prendiamo col destino, beffardo, che fa andare tutto male. Io lo so però, sono incazzata, più di tutto, con me stessa. Me stessa che continua a fare cose sceme, senza senso e contro di me e lascia che tutto mi scivoli addosso, che mi passi davanti. Perchè è facile come guardare un film, vivere le storie degli altri e mai la propria, provare flebili emozioni, sempre meno, e poi non sentire più niente. Essere distaccati, lontani e alla fine, assenti. Muoversi nell'ombra e non esporsi mai, per niente e per nessuno. Giustificarsi perchè si è così e non si può cambiare, e cominciare pure a crederci, che sarà così per sempre, senza scampo. Io non mi remo contro, io i remi me li sbatto proprio in faccia. E comincia a fare male. E di recente mi hanno pure detto che scegliamo noi se essere felici o meno e forse, provare a cambiare, non può essere tanto più faticoso del continuare a scappare, che non serve a niente, nemmeno a dimagrire. E quindi, " resterai più semplicemente dove un attimo vale un altro, senza chiederti come mai, continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?" 
Boh, io per ora mi mangio un Mars.

[La lettura di questo coso deve essere accompagnata dall'ascolto di http://www.youtube.com/watch?v=9dTDW5qnPlg ( su cui prima o poi incentrerò un altro coso) per entrare più in sintonia con la scrittrice (ironia, per favore.) sennò non vale.]